Salvi e felici? Giusto il tempo di festeggiare, ma poi ognuno per la propria strada. Lo scrive la Gazzetta dello Sport, in riferimento a Empoli e Spezia. Dopo la salvezza, i rispettivi allenatori sono ormai alla porta: un po’ per decisione propria, un po’ per incomprensioni con i club. Vista da lontano – scrive il quotidiano rosa – questa doppia separazione sembra incomprensibile.
Soprattutto nel caso dello Spezia, che col mercato bloccato aveva un compito arduo. L’operato di Thiago Motta è stato al di sopra delle aspettative, ma in questi mesi il rapporto di fiducia si è sfilacciato. Il tecnico italo-brasiliano è ambizioso e cerca probabilmente esperienze di altro genere, ma anche lo Spezia ha progetti rilevanti. Questa separazione, si legge, obbliga i Platek a un deciso cambio di passo (leggi qui).
Anche l’Empoli sta per salutare Aurelio Andreazzoli, dopo aver vissuto una stagione spensierata. Il tecnico azzurro ha raggiungo la salvezza all’insegna del bel gioco e con tanti giovani valorizzati, possibili nuove plusvalenze per il presidente Corsi. Eppure, il tecnico e i toscani si separeranno: al suo posto probabilmente arriverà il rampante Paolo Zanetti. Turn-over generazionale? La logica porterebbe a questa conclusione. Resta, però, un dubbio: è sempre giusto cambiare per il gusto di cambiare?
SABATINI: “ANCHE MOTTA ERA UNA SCOMMESSA, I TIFOSI DIANO FIDUCIA AL CLUB”