Platek: “Nel calcio si investe. Per guadagnare? Meglio le case”

Torna a parlare Robert Platek, patron dello Spezia. Lo fa attraverso un portale portoghese, Tribuna Expresso, in cui parla del Casa Pia neopromosso in massima serie e non direttamente dello Spezia. Ma in sostanza spiega cosa significa per gli americani lavorare nel calcio e “fare business” in un’industria come quella del pallone. E alcuni passaggi sono molto interessanti anche per capire gli ultimi burrascosi giorni di mercato.

Investimento

Platek chiarisce la sua idea su cosa significa essere principale imprenditore di una società di calcio: “La verità è che se ti occupi di calcio, in qualsiasi Paese, si cerca di gestire al meglio la squadra finché si tiene. Bisogna fare le cose nel modo giusto“. Ma c’è anche un’altra importante consapevolezza: “Non è un’attività in cui si guadagnano molti soldi. Vieni qui con la tua famiglia, ti godi il Paese e le persone, vai a una partita di calcio e ti senti bene. Ma se vendi un giocatore e guadagni vale per un mese, poi quei soldi li reinvesti in un altro. In un certo senso investi sempre nel futuro” racconta.

Il movimento

E poco dopo, Platek rincara la dose sul sistema calcio: “Il Casa Pia è una piccola realtà, ma noi ci abbiamo investito per amore dello sport. Nel calcio non si guadagnano molti soldi: se si vuole guadagnare è meglio comprare immobili“. Ma anche la puntualizzazione successiva è molto chiara: “Se invece vuoi divertirti e magari avere la fortuna di fare soldi, allora scegli il calcio“.

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