7 Novembre 2022 - 09:25

Fra difesa e tenuta nei finali, ora a Gotti serve una svolta

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Il veleno è nella coda. Perché i finali di partita delle ultime gare dello Spezia sono diventati un vero e proprio incubo per Gotti e i suoi, ora chiamati a una partita fondamentale contro l’Udinese. Per l’allenatore sarà certamente una gara speciale, visto che ha guidato per 87 partite i friulani, che poi hanno dato fiducia al vice Cioffi. Quell’esperienza l’ha aiutato a crescere e a maturare, fino a sposare la causa bianca. Un fine psicologo, con stile, capacità di comunicazione, uno che ‘entra’ nei giocatori. Lo sta scoprendo anche la piazza spezzina.

Inceppato

Nell’affrontare il momento dello Spezia, Il Secolo XIX sottolinea come il problema sia quello di una squadra incapace di accendersi davvero, qualche volta visto anche nella sua Udinese. I risultati dell’ultimo turno hanno lasciato le ultime cinque più staccate, due posti per il Paradiso, ma alcuni numeri urgono un’inversione di tendenza. Innanzitutto in difesa: dopo la prima con l’Empoli, le Aquile hanno sempre incassato reti subendo più tiri di tutti.

Più attenzione

E poi c’è la tenuta: prendere gol al 90′ o nei pressi del triplice fischio è una mazzata che – si legge – l’anno scorso costò molto cara al Venezia di Zanetti, che subì almeno 6-7 gol a tempo scaduto (Bourabia e Gyasi se lo ricordano bene) modificando di fatto la classifica e l’esito del suo campionato. Lo Spezia dovrà imparare a gestire meglio quei finali, non aggrappandosi solo alla sfortuna. Serviranno la giusta determinazione e la voglia di ribaltare sempre la situazione. E pensare che basterebbero solo 3 punti per spazzare via tutto quanto. Due opportunità ci sono e non vanno fallite.

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