18 Novembre 2022 - 20:00

Progetto e chiarezza: con Macia lo Spezia ha già fatto un passo avanti

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Più chiaro di così proprio non si può. Eduardo Macia ha già tirato le redini del suo nuovo Spezia e lo ha fatto chiaramente capire in una lunga conferenza stampa che oggi ha chiarito già molti temi del prossimo futuro aquilotto. Non si tratta di un unicum, ma di parlare chiaro come non mai sì, visto che i predecessori del dirigente spagnolo difficilmente hanno espresso concetti dettagliati e precisi come ha fatto invece l’ex Fiorentina e Bordeaux. C’era bisogno di un dirigente così – senza nulla togliere a Meluso e Pecini, che hanno accompagnato ottimamente il recente passato e il presente della società – ma ci sentiamo di dire che ancora prima di qualsiasi giudizio di campo con Macia lo Spezia abbia già fatto un passo avanti.

Nomi e cognomi

Il Direttore ha parlato esplicitamente, citando anche diversi giocatori “delicati”, spiegando nel dettaglio le situazioni, non sottraendosi alle domande. Kiwior, Nzola, Holm, passando per Nikolaou e Ferrer, tutti a loro modo coinvolti in questo o quel rumor di mercato. Macia elenca nel dettaglio le loro situazioni, spiegando chiaramente l’intento che vuole portare al club: “Vendere non a chi sta nella zona salvezza, ma alle big. Il Bayern Monaco, per fare un esempio“. Così si innalza davvero il livello di una società che sta dimostrando da tre anni sul campo di meritare la permanenza in Serie A, nel calcio dei grandi. “Aiutateci a crescere e noi faremo lo stesso“, input chiaro negli obiettivi.

Passo avanti

Proprio questo dovrà essere il percorso dello Spezia, seguendo l’intento di diventare un club virtuoso e in grado di valorizzare talenti. È il tanto decantato sentiero tracciato già dal Sassuolo e da altri club, volto a crescere sempre più attraverso il lavoro e le qualità dei propri giovani. Comprare giocatori di proprietà, perseguire obiettivi di sviluppo e allo stesso tempo poter mantenere anche un certo “potere” nelle trattative. Lo Spezia si pone il non facile obiettivo di poter negoziare, rifiutando eventuali cessioni o destinazioni. Un punto importante da cui ripartire, sempre con l’aiuto – ovviamente – dei risultati del campo. E allora fare quadrato ricominciando da qui, con la vittoria di Verona ad aver rinfrancato lo spirito, un Gotti confermatissimo e una dirigenza pronta a volere il bene dello Spezia, proseguendo quella strada virtuosa che fin qui ha contraddistinto tre anni da incorniciare.

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