4 Gennaio 2023 - 17:14

Gotti in conferenza: “Maldini? Non è ancora un guerriero. I cambi…”

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Nel post-partita di Spezia-Atalanta, il tecnico aquilotto Luca Gotti ha espresso il suo parere sul match in conferenza stampa. Queste le sue considerazioni in merito alla partita: 

Sui cambi: “I cambi dell’Atalanta sono stati più efficaci e c’era anche la sensazione di un impatto fisico diverso. Faremo le dovute riflessioni, ma ho visto due squadre che hanno fatto valere l’aspetto tecnico. Ho dovuto fare tre cambi forzati su 5 e gli altri due sono stati per due giocatori che non avevano i 90′. Questo condiziona inevitabilmente il match”.

Sull’infermeria: “Non so come stanno i tre sostituiti, mi auguro che siano cose di poco conto. Nzola? Ho avuto la sensazione che avesse i crampi”.

Sulla partita: “Probabilmente il pari è un buon modo di vederla, ma la mia riflessione è diversa. Mi è piaciuta di più la prima mezz’ora del secondo tempo, gestendo bene il campo e provando a chiudere la partita. Sul potenziale 3-0 sei a cullare l’idea di aver giocato la gara in un certo modo, non da provinciale. Abbiamo avuto altre due mezze occasioni che potevano diventare interessanti. Il secondo gol dell’Atalanta arriva da un cross che sembrava nostro e ora siamo a pensare a come si è fatto a perdere due punti”. 

Ancora sui cambi: “Il cambio del portiere fa in modo che ci siano solo due slot da giocare e le sostituzioni devono essere doppie in quel caso. Nzola esce e decido di mettere un attaccante perché non voglio dare alla squadra la sensazione di tirarci indietro, così ho voluto mettere qualcuno che gestisse il gioco e gli spazi che rischiavano di lasciarci”. 

Sull’approccio mentale dei subentrati: “Maldini non ha ancora le caratteristiche del guerriero e non ha nella fase di rincorsa il suo plus. Da una parte io ma anche la piazza può fargli tirare fuori il massimo per farlo diventare un giocatore più completo. A Kovalenko non posso dire nulla”. 

Su Moutinho: “Ci sono ancora alcune cose da gestire. Con l’Atalanta con il 4-2-3-1 cambiano le marcature e sono cose che dopo aver lavorato un po’ la squadra ha bisogno di calibrare al meglio le soluzioni. Ci sono letture per 3-4 azioni e le nostre giocate non sono state così precise. Sull’azione del gol ha salvato la prima palla, non posso dirgli nulla”.

Su Ampadu: “A centrocampo era la soluzione giusta perché dava muscoli e contrasti giusti. La sua uscita ha un peso rispetto al risultato finale”.

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