Lunga intervista rilasciata dal presidente dello Spezia Philip Platek al portale polacco WP SportoweFakty. Il magnate americano ha spiegato i motivi dell’interessamento e dell’acquisizione del ŁKS Łódź, club che ad oggi spera di tornare nella massima serie del Paese. Il dirigente racconta come una parte della famiglia abbia origini polacche, anche se i legami si sono poi spezzati. Platek è nato poi a New York, in cui ha mosso i primi passi prima come calciatore (con scarsi risultati, come ammette) e poi come allenatore.
La scelta del club
Siamo stati attratti da questo club grazie a un intermediario, dopo che altri mi avevano proposto investimenti in ulteriori società. Qualcosa era però sempre andato storto, penso che questa sia una buona opportunità in cui investire: c’è un nuovo stadio, strutture importanti e un ottimo rapporto con la città oltre che un’ottima tifoseria. Gli anni passati sono stati difficili, ma penso che il peggio sia passato. La firma? Credo sia questione di poche settimane.
Il modello Spezia
Il club polacco sarà simile: la parola che mi piace di più utilizzare e che rappresenta la mia famiglia è ‘responsabilità’. Quando gestisco un club non voglio essere emotivo, ma responsabile: altrimenti è più facile commettere errori che costano cari. Serve pazienza, non si può crescere troppo in fretta. Il Lodz è primo in classifica e l’obiettivo è la promozione e poi la salvezza, consolidando la posizione.
Uno Spezia… polacco
Il fatto che ci siano tanti polacchi nello Spezia è una coincidenza: quando cerchiamo buoni giocatori non guardiamo alla nazionalità: Dragowski era nelle nostre idee per la sua abilità, non perché polacco. Lo stesso è capitato con gli altri: Reca è veloce e di qualità, Kiwior è arrivato dallo Zilina e subito ha dimostrato il suo grande valore, giocando anche in altri ruoli. Quando è andato al Mondiale ho pensato che in molti avrebbero presto chiamato per lui. L’Arsenal? Una scelta molto difficile, avevamo anche altre offerte dall’estate con diversi pacchetti, ma alla fine i Gunners hanno messo la freccia subito. E per sostituirlo è arrivato un altro connazionale come Wiśniewski, ma non è stata una decisione presa in un secondo: i nostri scout lo tenevano d’occhio da tempo. Ha molte ottime qualità ed è veloce.