17 Febbraio 2023 - 12:37

L’identikit di Leonardo Semplici: dalla Serie D alla A

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Eduardo Macia e Stefano Melissano, il giorno dopo l’esonero di Luca Gotti da allenatore responsabile della prima squadra aquilotta, hanno focalizzato le loro energie nel definire con Fali Ramadani, procuratore di mister Leonardo Semplici, i termini dell’accordo che legherà, con ogni probabilità, il tecnico fiorentino allo Spezia fino a giugno 2024. Vagliati anche altri tecnici, ma è Semplici la prima scelta dell’area tecnica. L’idea della dirigenza aquilotta non va, dunque, nell’arruolamento di un traghettatore da qui alla fine del campionato, quanto piuttosto su un tecnico sul quale investire nel medio periodo per alimentare il progetto di crescita varato dal club bianco. Leonardo Semplici porterà con sé alcuni suoi collaboratori fidati che lavoreranno gomito a gomito con lo staff tecnico preesistente. Il trainer fiorentino, ormai da anni, si affida agli stessi collaboratori, in particolare al vice allenatore Andrea Consumi con il quale ha lavorato fin dai tempi della Primavera della Fiorentina. Un uomo di assoluta fiducia quest’ultimo, con il quale Semplici non solo è solito condividere il lavoro sul campo, ma anche le analisi video delle partite. Possibile l’arruolamento anche del preparatore atletico Yuri Fabbrizzi e degli assistenti Rossano Casoni e Alessio Rubicini.

La carriera di Semplici

Semplici, fiorentino doc, classe 1967, ha un curriculum di tutto rispetto, fatto di tante promozioni e salvezze. All’esordio in panchina, nelle fila del Sangimignano, ottenne subito una promozione in Serie D, ripetendosi gli anni successivi con il Figline Valdarno che trascinò dall’Eccellenza alla Lega Pro, guadagnandosi la panchina d’argento. A seguire le esperienze non esaltanti con l’Arezzo e il Pisa, fino all’approdo nella Primavera della Fiorentina che ha allenato per quattro anni, dove conobbe proprio Eduardo Macia e lanciò giocatori del calibro di Bernardeschi, del centrocampista Capezzi, del portiere Lezzerini. Il buon lavoro fatto in Toscana attirò le attenzioni dei dirigenti della Spal, che lo arruolarono per il progetto ambizioso di riportare la squadra estense, allora militante in Lega Pro, ai vertici del calcio. Alla guida della formazione di Ferrara Semplici ottenne una promozione in Serie B (panchina d’oro), la vittoria della Supercoppa di Lega Pro, una promozione in Serie A e due salvezze consecutive nella massima serie. Due anni fa, di questi tempi, subentrò a Eusebio Di Francesco alla guida del Cagliari, allora terzultimo in classifica con quindici punti, conquistando una salvezza grazie ad un finale di campionato estremamente proficuo fatto di quattro vittorie, tre pareggi e una sconfitta. Una squadra, quel Cagliari, che era afflitto dal grave problema realizzativo, con un solo gol nelle ultime sette partite, un po’ quello che si sta verificando alla formazione aquilotta che dalla 19ª alla 22ª giornata è andata a segno in due sole occasioni. Da verificare il sistema di gioco che adotterà, fermo restando che a più riprese il tecnico toscano si è concentrato sul 3-5-2, variato in corso d’opera al 3-4-3.

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