La Gazzetta Dello Sport dedica questa mattina un focus alle tante gare previste in calendario per la stagione, ricordando di come negli ultimi anni il trend sia stato sempre più quello di aumentare il numero di partite stagionali. Il grande calcio è continuamente a caccia di nuovi introiti e un numero superiore di partite fa alzare il valore dei diritti TV, gli investimenti e le conseguenti crescite. Ma da più parti sta arrivando la richiesta di giocare di meno, anche dagli stessi calciatori.
Verso quota 70
Il concetto di spettacolo per molti è soggettivo e l’impressione è che difficilmente si tornerà indietro. Il format delle competizioni è volto ad aumentare il numero delle gare alzando la competitività: più club partecipanti alla A, allargamento Champions, novità sulle coppe minori. Per intendersi: nei primi anni ’90 chi arrivava in fondo alle competizioni disputava circa 54 partite, nel 2010 l’Inter del Tripete ne giocò 57, dal 2024 con Champions e Mondiale per club nuovi si potrebbe arrivare a quota 70 considerando anche le Supercoppe, senza contare le nazionali. Insomma, i numeri parlano chiaro: il calcio si sta sempre più avvicinando al livello NBA.