Per qualcuno (più di altri) Spezia-Salernitana sarà una partita decisamente speciale. Giulio Maggiore potrebbe fare il suo secondo esordio al Picco, ma il primo da avversario. Anche perché – ricorda Il Secolo XIX – il primo è ben impresso nella sua memoria: Spezia-Cesena, 19 novembre 2016, prima gara da titolare con Mimmo Di Carlo in panchina. Qualche spezzone l’ha già giocato in precedenza, 2.325 giorni di distanza da questa domenica.
La storia
In tutto questo tempo si riscrive una storia da non dimenticare con fatti e parole. 188 presenze totali in maglia bianca, 18 reti, la fascia da capitano, 40 gare con la Primavera (e un gol di tacco alla Juve). In tutte queste tanta abnegazione, sudore e cuore per lo Spezia. Nel suo lungo percorso c’è anche un contratto “salvato” da Angelozzi, il mantra del DS Fusco che ha sempre creduto in lui, poi quello che sappiamo fino all’addio.
Il lungo saluto
Il quotidiano ripercorre anche le fasi del suo trasferimento alla Salernitana. A fine dicembre 2021, gli agenti si ritrovano per discutere del futuro con scadenza 2023, con tante soluzioni aperte e diversi interessi che trapelano. A febbraio 2022 non arrivano risposte a una prima offerta formulata, così lo Spezia alza l’offerta con lo stesso esito. A marzo dello scorso anno l’incontro fra le parti: tre anni a salire, 600.000, 650.000 e i bonus, per un contratto allineato ai big della squadra. Ma probabilmente non è una questione economica e così a luglio si comincia davvero a temere che le Aquile perderanno il loro capitano: Sassuolo, poi Empoli, infine il Torino che arriva a offrire 4,5 milioni più uno di bonus a 750.000 euro netti all’anno, con Juric che stoppa tutto. E allora sbuca la Salernitana, con un’offerta monstre da 900.000 annui, anche in B, 3 milioni più 2 di bonus allo Spezia. Questo è il passato, ora Maggiore ritroverà la sua città e la sua gente, ma con un’altra casacca addosso.