Partita che vale una stagione, finale, sfida più determinante di tutti e tre gli anni in A. Chiamatela come volete questa sfida fra Spezia e Torino. Secondo Il Secolo XIX saranno 90′ in cui serviranno fortuna, coraggio, la spinta di un pubblico che ha già esaurito la Curva Ferrovia e che potrebbe riempire l’intero stadio. Giocare prima di Verona e Lecce è un delitto e può inficiare una stagione intera, ma toccherà a Semplici e ai suoi ragazzi superare anche questo ostacolo logistico.
Arriva Juric
Il quotidiano ricorda come Semplici e Juric si siano già affrontati in partite cruciali: il croato incartò con un doppio 0-2 sia Cagliari (con tanto di sua espulsione) che Spal, nel 2021 e 2020, mentre nel 2017 fu il toscano a preparare il terreno per l’esonero, battendo il Genoa e propiziando il suo licenziamento. E storia vuole che l’uno potesse anche essere al posto dell’altro: il Cagliari pensò a Juric dopo la miracolosa salvezza e il Torino sondò Semplici, ma alla fine è andata diversamente. L’allenatore aquilotto ha intuito il momento e si tiene il +1 sul Verona, mentre il collega ha toccato quota 50 ed eguagliato il record di vittorie fuori casa, otto, totalizzando 100 punti in due anni e non vuole saperne di mollare. I granata vogliono puntare con decisione all’ottavo posto, che con qualche combinazione potrebbe anche portare all’Europa. E intanto deve tifare Inter in Coppa Italia, perché in caso di vittoria della Fiorentina sarebbe Europa League.
Picco nefasto
Da quando lo Spezia è in A, il Toro ha sempre perso nel catino di Viale Fieschi e in una delle due occasioni valse la salvezza. Se le Aquile dovessero rifare l’impresa, costringendo il Verona a vincere per mantenere il distacco, potrebbero anche festeggiare in caso di sconfitta dell’Hellas contro l’Empoli. Ma dopo un campionato pazzo è tutto possibile.
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