26 Maggio 2023 - 15:22

Gyasi: “Meritiamo la salvezza. Nzola, che partner! Maldini fortissimo”

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Il capitano dello Spezia Emmanuel Gyasi, intervistato dal portale Calciomercato.com, ha parlato del finale di campionato e delle speranze salvezza delle Aquile, chiamate alle ultime due imprese. Non sono mancati anche i riferimenti ai compagni e alle sue origini in Ghana, mai dimenticate, oltre alla prossima partita con il Torino che lo vede ex della sfida. Proprio da lì è nato tutto, dai giochi con i cugini e dalle sue radici. Ecco le sue principali considerazioni. 

Tutti i ruoli

Effettivamente mi manca solo di fare il portiere e il centrale difensivo e poi li ho fatti tutti… Anzi, quando ero nella Primavera del Torino sono stato anche in porta.Giocavamo un torneo contro il Milan, a 2/3 minuti dalla fine della partita il portiere è stato espulso e mi sono messo in porta io. Non ho subito gol e ho fatto anche una parata in un uno contro uno. Se devo dire la mia posizione preferita è fare l’esterno di sinistra in un 4-3-3. Rientrare, scambiare il pallone con la punta, inserirmi.

Fascia al braccio

Sono qui da tanti anni, sono cresciuto insieme al club; fare il capitano di questa squadra in Serie A è una bella emozione. Già prima di indossare la fascia mi sono sempre preso le mie responsabilità e mi sono messo a disposizione della squadra. A maggior ragione ora che sono capitano, penso di dover dare l’esempio migliore in campo. Non mi piace parlare tanto e fare grandi discorsi, sono uno che fa i fatti.

Ex allenatori

Italiano mi ha aiutato davvero tanto, con lui ho vissuto una bellissima esperienza perché mi ha dato grande fiducia e abbiamo vinto il campionato. Fa un gioco perfetto per gli esterni, mi ha insegnato molto e oggi ci sentiamo ancora. Si merita una big. Anche Motta. Tra noi c’è sempre stata sintonia, è un allenatore che trasmette molta sicurezza al gruppo; se mi avesse detto di giocare in porta, probabilmente mi sarei convinto che avrei potuto fare davvero quel ruolo. Sono due allenatori che studiano tanto, il giocatore si rende conto di quanto cresce e migliora con allenatori come loro.

Partner

Nzola? Certamente è pronto per una big, ha qualità da giocatore importante. Quando si passa dallo Spezia a una big bisogna avere la mentalità giusta; per il campionato che ha fatto quest’anno sono convinto sia pronto, ma ora dipende tutto da lui. Un aneddoto? Dopo una partita non riusciamo mai a dormire, così di notte ci scambiamo qualche messaggio con frasi motivazionali. A volte mi manda anche i video di eventuali errori o alcune situazioni che potevamo gestire meglio.

Futuro radioso

Chi mi ha impressionato? Maldini, ha colpi importanti. Non si rende conto quant’è forte e di quanta forza fisica ha. La rete ai rossoneri se la sentiva, nello spogliatoio ci aveva detto che avrebbe segnato. Fuori dal campo è un ragazzo d’oro. Vedrete che alla lunga sarà un giocatore che arriverà in alto.

Razzismo

Purtroppo ne sono stato vittima anche io, tante volte. È un tema delicato per il quale vanno presi provvedimenti seri, pesanti; altrimenti sarà sempre la stessa storia. Serve il pugno duro per far capire che non si sta scherzando. La squalifica di una curva non basta, bisogna fermare le singole persone e far capire che su questo non si scherza. Continuiamo a combattere il razzismo, ma oltre alle parole ora c’è bisogno dei fatti. Sospendendo le partite, per esempio, si darebbe un segnale importante.

Salvezza

Io le partite le guardo tutte. Il week end cerco di non perdermene nessuna, di qualsiasi campionato. La più bella? La semifinale di Champions League Manchester City-Real Madrid, invece il campionato che mi piace di più è la Premier League. Paura che chi ha meno obiettivi regali qualcosa? Non credo proprio. L’Empoli ha vinto 4-1 con la Juventus ed era già salva, questo dimostra che nessuno regala. Penso che vorrà la vittoria per fare più punti possibili e chiudere bene il campionato. Consco Zanetti, quando finisce la stagione lo chiamerò per fargli i complimenti.

Rimpianto

Forse potevamo avere qualche punto in più, ma siamo abituati a questo tipo di sofferenze. Adesso abbiamo 180 minuti per salvarci e secondo me ce la meritiamo tutta.

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