Dopo una giornata intensa, la decisione è arrivata ieri in tarda serata e per certi versi è stata sorprendente: lo spareggio salvezza Spezia-Verona si giocherà alla Dacia Arena di Udine. La decisione era attesa per ieri pomeriggio, invece l’annuncio arriverà oggi, tanto che a un certo punto si era temuto uno slittamento nella scelta.
Poche scelte
La Gazzetta Dello Sport ripercorre i motivi della decisione. La Lega aveva pensato a un piano A e un piano B nella disponibilità purtroppo limitata. Con tanti impianti interessati da concerti, eventi o lavori rimanevano quattro opzioni: Firenze, Lecce, Reggio Emilia e Udine. La prima è stata scartata per ordine pubblico, visto il gemellaggio dei viola con gli scaligeri. Per la Puglia è stata considerata l’eccessiva distanza dalle due squadre. La prima scelta verteva su Reggio, raggiungibile in tempi contenuti dalla Liguria e dal Veneto senza incroci per strada, ma ad opporsi è stato il prefetto emiliano, che non ha voluto correre il rischio di incidenti. E allora ecco il piano B, quella Dacia Arena bellissima ma che penalizza inevitabilmente i tifosi bianchi.
Difficile da digerire
Anche Il Secolo XIX affronta il tema, spiegando come la decisione finale sia difficile da digerire per i tifosi aquilotti. La scelta, infatti favorisce in modo palese il Verona, tanto che i tifosi spezzini sono pronti a una clamorosa protesta, addirittura quella di non salire fino in Friuli. È un’altra botta a un finale di stagione sempre più difficile, in cui tutto sembra davvero andare in salita. Reggio Emilia sarebbe stata la destinazione gradita ad entrambi, ma così non è stato. I 25.132 posti dello stadio dell’Udinese sono simili a quelli del Mapei e una volta risolti i problemi logistici verrà aperta la possibilità di acquisto biglietti. La settimana, che già di per Sé era di passione, si completa così di un altro tassello.
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Potevano farla giocare direttamente a Verona almeno l’ordine pubblico era più garantito. Così ci sono 200 km di fare insieme ai veronesi.