13 Agosto 2023 - 09:23

Nzola è viola, Branchini: “Quel rinnovo non fu un regalo”

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Mbala Nzola è ormai da un paio di giorni a tutti gli effetti un nuovo giocatore della Fiorentina. L’angolano, con il passaggio in viola, ha però garantito allo Spezia il secondo miglior incasso della sua storia: 13 milioni, subito dopo i 25 per Kiwior. Il Secolo XIX, però, ripercorre le pieghe della questione spiegando anche quanto sia stata importante per i Platek la presenza di Branchini come agente del ragazzo.

Quel rinnovo

È infatti probabilmente molto del merito suo se Nzola ha sottoscritto il rinnovo a maggio permettendo alla società di incassare una così importante doppia cifra, che rende lo Spezia una big di B a tutti gli effetti. Sette anni fa l’attaccante guadagnava 1.800 euro, oggi 1,5 milioni. Il quotidiano ha raccolto le parole dell’agente dell’angolano a margine della cessione avvenuta.

Destinazione e genesi

C’era la Premier come mondo dorato e affascinante, ma alla fine ha prevalso il “primo amore” Italiano: “La Premier affascinava, ma anche questa Fiorentina è qualcosa di speciale e di importante. Mbala ama l’Italia e alla fine non è stato complicato scegliere la destinazione. E non dimentichiamo chi allena a Firenze” dice. E chissà che con una permanenza in A le cose non potessero andare diversamente: “Il rinnovo di quel periodo non è stato un regalo al club bianco, ma un atto dovuto per la riconoscenza che legava il ragazzo alla società, che lo aveva valorizzato dal 2020. Nzola era ed è molto legato allo Spezia che, parlo da quando noi siamo i suoi agenti, è stata impeccabile nei suoi confronti in tanti momenti, soprattutto alla fine” spiega ancora Branchini. Quindi, si parla della maturazione e trasformazione del centravanti, che si è evoluto da predestinato qual è. Nelle due stagioni con Italiano aveva già mostrato buone cose, poi l’anno con Motta aveva frenato tutto. “Io credo che quelli come Mbala, che vengono dalla gavetta e non da vivai prestigiosi, arrivano un po’ più tardi, ma con anticorpi eccezionali. Certo, come tutti, hanno bisogno di sentire fiducia e affetto intorno a loro. A me ricorda moltissimo il percorso sportivo di Pavoletti, un campione che ha un posto speciale nel mio cuore” aggiunge. Come dargli torto.

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