1 Settembre 2023 - 20:45

Non scherzate col fuoco

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Si è conclusa la sessione di mercato estiva dello Spezia, la prima dopo l’amara retrocessione in Serie B. Ed è finita possibilmente con più amarezza di quanto non fosse quella iniziale. Dopo una campagna acquisti che ha visto arrivare buoni giocatori per la categoria come Bandinelli, Antonucci e Cassata, c’è stata anche la ciliegina sulla torta… ma in negativo. La società ha deciso di cedere all’Empoli Simone Bastoni alle ore 18.45 dell’ultimo giorno di mercato, docet il classico tweet di Gianluca Di Marzio. E già la piazza rumoreggia forte, come è giusto che sia. Far partire uno dei simboli della squadra, possibile capitano, nel giorno in cui si aspetta una rassicurazione o una risposta sul prossimo futuro è inaccettabile. Nel momento in cui c’è bisogno di una grande unione di intenti, di far tornare forte il legame fra squadra e tifoseria, di stringersi attorno alla voglia di provare a tornare in Serie A, il club risponde con l’addio di uno dei simboli. Una piazza passionale come quella aquilotta non si merita di assistere a situazioni simili, non così e non alle ultime ore di mercato. Proprio per quello che rappresenta la squadra per la sua città, i tifosi e chi ama lo Spezia merita chiarezza nei progetti presenti e futuri per evitare il ripetersi di simili episodi. 

Non scherzate col fuoco

In più, le ultime mosse auspicate sul mercato (difensore e attaccante di peso) non sono arrivate e come se non bastasse alla cocente retrocessione in un’annata buttata alle ortiche si è susseguito un inizio non brillante. Sei reti incassate in due partite, la prestazione inguardabile di Catanzaro che ha prodotto una mini-contestazione, ora anche l’addio di Bastoni. La goccia che fa traboccare il vaso. Alvini ha chiesto alla tifoseria supporto e unione in vista della stagione, ma con la mossa finale del 1 settembre rischia anzi di essersi definitivamente aperta una spaccatura importante con una tifoseria calda e passionale ma anche poco incline ad accettare più “onte”. C’è un filo sottile fra una società e la piazza, disposta anche ad accettare una discesa di categoria “perché la dimensione dello Spezia è la Serie B“, ma ci sono punti fermi da non intaccare. Bastoni era ed è uno di questi, visto che cedendolo in prestito non entra nemmeno un euro nelle casse così bisognose dei Platek

C’è la cura?

La speranza? Esiste, ma è la via più difficile: rispondere sul campo sin dalla gara con il Como di domenica e sperare che la cura dei risultati possa curare quella dello spirito, altrimenti si rischia davvero di giocare con il fuoco. E -purtroppo – l’ultima volta che si è provato a colmare le lacune sul campo sappiamo tutti com’è andata a finire. E intanto, probabilmente, ad oggi quanti continuerebbero a mettere lo Spezia fra le favorite del campionato?

6 thoughts on “Non scherzate col fuoco

  1. Per me lo Spezia non è mai stato tra le favorite, per il semplice motivo che non ha sostituito un attaccante di proprietà come N’Zola. Non ha sotituito Wisniewski, Caldara, Ampadu, Ferrer. Ha preso uno svincolato (Muhl) cacciato dalla sua squadra per scarso rendimento e ha preso Galashvili, che conoscono, forse, solo loro.
    Quindi, senza difesa, e senza attacco (la punta presa in prestito che sbaglia i rigori neanche lo conto), è una delle principali indiziate alla retrocessione diretta. Sì, perchè allenatore è Alvini, che sinora non solo non si è lamentato, ma ha più volte ringraziato la società per i giocatori messi a disposizione, perchè viene da una retrocessione, e perchè gioca senza difesa, esponendo il malcapitato Muhl ad uno contro uno praticamente costanti. Voi dite che Alvini ha il patentino. Io ne dubito! Voi dite che Macia è una lersona onesta e competente? Io dico che non è nè una nè l’altra. I Platek poi hanno le pezze al c… . Mi sembra di essere tornati a quando lo Spezia passava da Signani a Mordenti, con l’ombra di Alioto, o di Van Puch Pettinaroli….o degli zingari che portarono i soldi al Sindaco fuori della banca….

  2. È tardi adesso per fare i duri e i cattivi con i Platek. Tifosi spezzini sempre troppo frettolosi nel dare giudizi e fare gli sputasemtenze.
    Appena insediati, oltre a essere bravi, i Platek erano anche simpatici per questi nostri tifosi. E fra i tanti attestati di simpatia si citava anche la socievolezza di Amanda che su Facebook rispondeva agli auguri di compleanno che i nostri leccapiedi subito si lanciavano a fare nel tentativo solito di elemosinare un po’ di considerazione.
    Oggi la gestione virtuosa di Gabriele Volpi è ancora di più agli occhi di tutti, ma per i nostri tifosi falla memoria corta e dalla infantile pretesa di avere sempre ragione, Volpi rimane sempre il vdm e adesso si dovrebbe anche accollare la responsabilità di avere venduto a degli incompetenti incapaci e perfino in malafede.
    La retrocessione è colpa dei nostri stupidi tifosi, di nessun altro

  3. Giustamente i Platek vogliono tenere i bilanci a posto e probabilmente non riescono a vedere come funziona il campionato di serie A e B ,,dovevano comprare una squadra di serie C e fare ( se riuscivano) il percorso a salire non il contrario come stanno facendo , purtroppo a febbraio vuoi per le proteste , vuoi per la sfiducia dei Platek che lasceranno e faremo la fine della Samp,,,che mal di stomaco,, d’altronde la piazza di Spezia è quella che è,,in A con questi nn ci si torna e speriamo mmm

  4. Gestione virtuosa quella di Volpi? Non mmi sembrano virtuosi 500.000 euro per mezza stagione a Mastronunzio. O pagare i viaggi in elicottero ai dirigenti milanesi. Comunque va bene così, l’importante è avere qualcosa d dire, qualcosa d fare, nei grigi pomeriggi spezzini. Tutto il resto è noia.

  5. Mi sembra che qui bolino gli stracci anche tra i tifosi. Intanto Alvini fa e disfa. Sembra non capirci niente. Chissà la coppia Macìa-Melissano (Attenti a quei due) non riesca a trovare uno svincolato in Kirzighistan e portarlo a Spezia per risollevare le sorti di tutte le squadre che incontriamo.

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