Lo Spezia porta con sé una parola chiave: “tempo“. Quello che ha chiesto Massimiliano Alvini a Cesena dopo il rovescio con il Como, quello che serve a una squadra nuova per amalgamarsi. Il Secolo XIX oggi in edicola analizza il profilo del tecnico, che porta con sé statistiche chiare: nella sua carriera ha avuto spesso false partenze, poi rimediate con risalite non sempre produttive. Il suo calcio ha bisogno di tempo (appunto) e il gruppo deve assorbire i suoi dettami e le sue idee.
Restaurazione
Finora allo Spezia ha ottenuto 1 punto in 3 partite, diverse fra loro. Una gara e mezza giocate su ritmi alti, il resto ben lontane dall’essere accettabili. A Cremona in A il primo punto arrivò alla quinta giornata, A Perugia il meglio arrivò dopo 4 punti nelle prime tre uscite. Anche alla Reggiana stesso film, mentre anche all’Albinoleffe cominciò stentando. Un allenatore che dà il suo meglio alla lunga, anche se il calcio moderno è poco incline ad aspettare e non sempre si riesce a raddrizzare le stagioni. Alvini ha la stima dello Spezia e lavora tranquillo, puntando magari sul pieno recupero di qualche giocatore che può dare un valore aggiunto. Questi potrebbe essere Verde, sempre più vicino alla permanenza: proprio l’ex numero 10, se non troverà squadra nei prossimi giorni, potrebbe avere una chance a Venezia per l’esordio stagionale in B.
L’ augurio veramente di cuore è che il diesel Alvini carburi al più presto, servono risultati per morale e classifica. Manca ancora un’ anima alla squadra e soprattutto sembra mancare un’ unione di intenti fra i giocatori.
Manca l’uomo di classe, che si imponga e trascini la squadra …
Bisogna inserire un paio di professionisti dal piede e la testa…..altrimenti….
Sì, solitamente nelle amichevoli dopo la retrocessione le sue squadre vanno benissimo
GABRIELE RIPRENDITI IL TUO SPEZIA