17 Novembre 2023 - 10:57

Un gesto di stampo mafioso: la Digos indaga sui colpevoli

post

Non bastavano gli striscioni, l’auto del calciatore Verde imbrattata e la minaccia a un dirigente sotto casa, l’atmosfera pesante che si respira per il pessimo risultato in classifica dello Spezia Calcio sta degenerando dopo il gesto compiuto la scorsa notte. Verso le ore 22:00 di mercoledì, quattro persone incappucciate si sono avvicinate al cancello del centro sportivo Ferdeghini da Via Melara, sotto il raccordo autostradale, hanno affisso uno striscione con la scritta in nero “Tempo scaduto“ e depositato al di sotto una testa di maiale mozzata. Facile intuire a chi fosse rivolto il messaggio, visto che proprio ieri è stato sostituito l’allenatore, con la presentazione di Luca D’Angelo che ha preso il posto di Massimiliano Alvini. Evidentemente, come scrive La Nazione, qualcuno pensa che i cambiamenti dovrebbero proseguire e ha scelto il modo peggiore per manifestarlo.

La ricostruzione

A scoprire il macabro messaggio è stato ieri mattina il custode del centro sportivo. Ha subito chiamato la polizia e sul posto sono arrivate la Digos e la scientifica, che ha effettuato i rilievi. Sia lo striscione che la testa di maiale mozzata sono stati sequestrati. Gli agenti hanno analizzato subito le telecamere del centro sportivo e da quelle si è risaliti all’orario del blitz dei quattro incappucciati. Trattandosi di minacce di stampo mafioso, non è nemmeno servito la denuncia da parte della società, perché si procede d’ufficio. La Digos ha acquisito i filmati non solo del Ferdeghini, ma anche quelli delle telecamere di sorveglianza che si trovano nelle vicinanze, attraverso le quali può essere ricostruito il cammino dei quattro autori del macabro gesto. Amarezza in sede Spezia, ma anche la consapevolezza che questo non è il gesto di veri tifosi, con le parole di Gazzoli a corredo della giornata.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *