7 Dicembre 2023 - 11:33

Quante cessioni a gennaio? Ok Amian e Ekdal, ma il terzo…

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Ci sarà anche il presidente Philip Platek sabato allo stadio Del Duca di Ascoli per l’ennesima prova del fuoco dello Spezia. E se la presenza del patron potrebbe dare una spinta in più ai ragazzi, difficilmente i risultati influenzeranno la linea della proprietà americana sul mercato. Come scrive La Repubblica, la priorità rimane quella di mantenere il bilancio in equilibrio. Quindi niente grandi investimenti e, soprattutto cessioni mirate. A cominciare da quella del terzino francese Kelvin Amian, che piace a diverse squadre europee, tra le quali sembra favorito il Montpellier, oltre al Genoa. La sua partenza, data per scontata, permetterebbe di alleggerire ulteriormente il monte ingaggi della società di almeno un milione e mezzo di euro.

Altri indiziati?

Nello stesso senso si potrebbe leggere anche l’addio di Albin Ekdal che, tra l’altro, non ha fatto mistero di non gradire più di tanto la permanenza alla Spezia. Per lui possibile un ritorno in Svezia. Proprio la robustezza dell’ingaggio potrebbe invece risultare un ostacolo insormontabile per l’arrivo di George Puscas dal Genoa. In Serie A l’attaccante romeno fatica parecchio e, nonostante l’impegno, non riesce a entrare nel cuore dei tifosi. Il Grifone cerca acquirenti e, se fosse necessario, potrebbe anche farsi carico di una parte del suo stipendio. Altra mossa in uscita potrebbe essere privarsi anche di Rachid Kouda, il giovane jolly di centrocampo, tra i pochi a salvarsi in questo derelitto avvio di campionato. Pagato meno di 500 mila euro al Picerno, ora Kouda ha un valore intorno ai 4 milioni. In Inghilterra i pretendenti non mancherebbero. Se si presentassero con denaro sonante non dovrebbero avere difficoltà a chiudere la partita.

One thought on “Quante cessioni a gennaio? Ok Amian e Ekdal, ma il terzo…

  1. Che tristezza sentire i grandi progetti americani, sarà un’ altro mercato con cessioni eccellenti e girano le scatole a sentire che una sarà probabilmente Kouda l’unico dei giovani veramente con grandi prospettive. Se ora la proprietà guarda così intensamente ai conti dov’erano quando questi salivano con acquisti sbagliati e dirigenti incapaci, se investi in una società di calcio è difficile mantenere in linea le spese se deleghi a chi non ne conosce niente e te sei sempre oltreoceano.

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