A margine della sfida contro il Bari, il tecnico dello Spezia Luca D’Angelo ha analizzato in sala stampa i temi della partita. Ecco tutte le sue considerazioni.
Le parole di D’Angelo
Sulla gara: “Il primo tempo siamo partiti bene, ma gli ultimi 20′ il Bari ha preso possesso del campo. Abbiamo recuperato bene la palla sbagliando anche l’ultimo passaggio. Abbiamo limitato l’avversario con almeno tre palle gol per vincere”.
Su cosa è cambiato: “Non penso che i ragazzi prima non si impegnassero. Dobbiamo migliorare nella qualità del gioco, abbiamo fatto bene nella partita col Parma rispetto a oggi, ma con la classifica così è sempre complicato. Abbiamo preso campo e coraggio con pressione costante e importante e questo si fa quando si crede in ciò che si fa”.
Sull’organico e i pochi cambi: “Sono tutti meritevoli, anche quelli che sembrano meno pronti. È un discorso tattico”.
Su Verde: “Sta facendo molto bene, non ha bisogno di presentazioni a livello tecnico perché sa già giocare alla grande. Ma sta facendo bene dal punto di vista mentale, che è ancora più importante. Sono molto soddisfatto di lui come degli altri”.
Sulla prima vittoria al Picco: “I tifosi sono stati determinanti con la loro vicinanza. Con le difficoltà indossano anche loro la maglia dello Spezia e bisogna incitarli al massimo, poi le critiche fanno parte del gioco. Se i tifosi vedono la voglia e la grinta una mano la danno sempre. Sono stato molto felice per la prima vittoria, segnare sotto la curva è stato come se segnasse la curva”.
Su Hristov: “Ha grande fisicità e intelligenza, ha avuto un percorso difficoltoso e gli ho chiesto come stesse a poco dalla fine e ha risposto che voleva giocare. Quando ci si sente parte integrante di qualcosa si dà tutto e di più. È stato anche bravo sul colpo di testa”.
Su Antonucci: “Ha calciato 3-4 volte in porta e va bene, si è sacrificato molto per la squadra e un po’ alla volta sta venendo fuori. È molto diligente tatticamente, gli si chiedono i gol ma sono convinto che li possa fare”.
Su Zurkowski: “Zurkowski è entrato con la foga giusta e ha allungato la squadra, poi è stato tradito dalla sua energia”.
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