Quella dello Spezia è una crisi profonda e acclarata. L’errore clamoroso di Salvatore Esposito è soltanto uno degli ultimi di una squadra che sta scivolando sempre più giù e scatena ulteriormente la reazione del pubblico. Al Picco volando fumogeni in campo, si moltiplicano i cori contro la proprietà e contro la dirigenza. Repubblica parla chiaro: “La C è ormai uno spettro, per una squadra ora ultima e che è un cantiere aperto“.
Poca chiarezza
Servirebbero almeno 2-3 innesti subito, ma soprattutto chiarezza dalla proprietà, un segnale forte che al momento pare invisibile. Oltre alla delusione ora subentra anche la rassegnazione. Il tempo per rimediare c’è sicuramente, ma serve fare quadrato perché in campo la squadra cerca di badare al sodo, ma sbaglia e paga puntualmente con l’errore del suo numero 10, fra i più contestati. Ora serve una scossa anche a livello psicologico, ma così è dura.
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D’ANGELO: “RESTIAMO UNITI, SALVARSI È POSSIBILE”
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Cara REPUBBLICA qui di chiaro non c’è più nulla, in primis non abbiamo ancora capito cosa siano venuti a fare i Platek a Spezia, potevano farsi una vacanza alle Cinque Terre come tutti i loro connazionali e non distruggere una squadra.