Spezia, ci sono (almeno) tre buoni motivi per battere il Catanzaro

La vittoria sul Pisa ha certamente ridato lustro al morale dello Spezia Calcio, che si appresta ad affrontare il Catanzaro con una fiducia cresciuta nonostante la classifica parli molto chiaro. E dai dati Opta Sports sulla partita emergono alcuni numeri interessanti, che “stimolano” ulteriormente le Aquile a battere i giallorossi al Picco.

Vittoria tabù

In primis, i numeri degli scontri diretti: lo Spezia non supera il Catanzaro addirittura dal 1936 in Serie B, anche se le due squadre si sono affrontate poche volte in totale, cinque. Allora finì 1-0 per i bianchi, mentre per il resto solo un’altra sfida si è disputata al Picco (1-2 peraltro nel 1934). Nelle altre partite nel 1933 e nel 1937, fino al netto 3-0 del Ceravolo della seconda giornata dell’attuale campionato.

Pochi gol

Anche il dato sulle reti segnate è un tema: le tre realizzate dal Catanzaro nella gara di andata sono in un colpo più di tutte quelle incassate dallo Spezia nei precedenti (2). Ma anche fronte Spezia il piatto piange: con soli 0,4 gol a partita di media, i calabresi sono l’avversario contro cui gli aquilotti hanno segnato meno fra tutte le squadre di B.

L’effetto Picco

Infine, il rendimento casalingo. La squadra di D’Angelo, che fin qui ha esultato soltanto una volta nel proprio stadio. Gli 8 punti conquistati fra Cesena e Liguria rappresentano il bottino più magro dell’intero torneo, in una tendenza decisamente da invertire. In questo senso, aggiungiamo, lo Spezia troverà sulla sua strada un Catanzaro in flessione: i ragazzi di Vivarini, infatti, dopo una grande partenza hanno vinto soltanto una volta nelle ultime sei partite e da metà dicembre in avanti tengono una media che sarebbe da retrocessione, davanti soltanto al Lecco con 4 punti conquistati.