17 Aprile 2024 - 09:54

Spezia-Sampdoria, destini incrociati e tanti punti comuni

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Destini incrociati quelli di Spezia e Sampdoria, che sabato al Picco si sfideranno in una partita molto importante per questo finale di campionato. Destino che, come scrive Il Secolo XIX, le ha accomunate nella scorsa stagione, quando entrambe sono retrocesse. E se nella partita di andata in casa delle Aquile, il 17 settembre 2022, chiusa con la vittoria per 2-1 dei bianchi, tutto lo stadio cantò “Serie B” alla squadra blucerchiata, in quella di ritorno al Ferraris, il 22 aprile 2023 (quasi un anno fa), il pareggio per 1-1 costò allo Spezia molte delle residue speranze di salvezza.

Destini incrociati

La Sampdoria è ripartita dalla  B dopo avere rischiato il fallimento, ma le aspettative dei tifosi sono state da subito alte. E alla fine una mancata promozione lascerebbe amarezza, con un Pirlo nuovamente contestato dopo il KO con il Südtirol. Anche lo Spezia è partito subito male dopo la retrocessione, con la proprietà americana attenta più ai conti che al lato sportivo. I Platek hanno contenuto i costi, abbassato il monte ingaggi, con risultati disastrosi sul campo e una sfiducia crescente nel tecnico scelto, ovvero Massimiliano Alvini.

Le proprietà

Uno stesso destino accomuna ormai anche le due proprietà. Chiusa l’epoca di Gabriele Volpi e quella di Massimo Ferrero, oggi Spezia e Sampdoria sono alimentate da soldi provenienti dall’estero. La famiglia americana dei Platek e il fondo Gestio Capital, con sede a Londra, creato e amministrato da Matteo Manfredi. Risalendo ai vertici delle strutture societarie, si finisce in Lussemburgo per il club blucerchiato e in Florida per quello bianco. I Platek per ora spiccano in assenza, e non ci saranno neppure per il derby. Robert, il vero proprietario, manca da un anno e e ha lasciato tutto in mano a Philip, ambasciatore del fratello e presidente, che sarà alla Spezia prima di una settimana, ma post Samp.

Questione stadi

Destini comuni anche per gli stadi, entrambi da rifare. Anche se in questo caso lo Spezia è più avanti. I lavori di ammodernamento del Picco, di proprietà del Comune e in concessione allo Spezia, vanno avanti dallo scorso giugno e hanno costretto la squadra a giocare a Cesena le prime tre partite casalinghe di questa stagione. Costo complessivo di circa 12 milioni, con contributi sostanziali da parte della Regione e del Comune. Il restyling dovrebbe concludersi nell’estate 2025 con la copertura della Ferrovia. Il futuro del Ferraris è invece ancora in standby, si è infatti ancora in attesa di scoprire la struttura che Genoa e Sampdoria vogliono dare alla Newco che, secondo quanto è stato annunciato pubblicamente da Comune e dai due club, rileverà il Ferraris. Proprio la composizione della Newco chiarirà meglio le specifiche dell’operazione e non è un dettaglio.

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