29 Aprile 2024 - 12:19

Mignani: “Troppo disfattismo, a Spezia per fare una grande partita”

post

All’antivigilia di Spezia-Palermo, il tecnico rosanero Michele Mignani ha parlato in conferenza stampa analizzando i temi della gara e ripartendo dalla sconfitta casalinga con la Reggiana che ha allungato la striscia senza vittorie dei siciliani, ormai sicuri dei play-off. Ecco alcuni degli estratti principali. 

Le parole di Mignani

Sull’assetto: “Il cambio di modulo può far stare i giocatori nelle proprie comfort zone e dare un contributo alla squadra. Da quando sono arrivato ho cercato di capire quali fossero le condizioni migliori in base agli uomini, continuo a pensare che ci sia una crescita. Anche sabato, pur non giocando bene, abbiamo subìto poco e creato. Non è un cambio di modulo che risolve i problemi della squadra. Penso che ci voglia più di ricreare mentalità e certezze, forse serve più tempo di quanto pensiamo.

Sugli obiettivi: “Non sono qui per vivacchiare o consolidare il sesto posto, penso che questa squadra possa fare qualcosa di importante e la società dà grandi motivazioni. Se vedessi qualcuno che si sta accontentando prenderei provvedimenti. Quando le cose non vanno si parla tanto, ma adesso bisogna alzare l’intensità e la voglia di correre. Io sono il primo responsabile ma non voglio vedere disfattismo e voglio solo costruire. Ora le parole non contento, a Spezia dobbiamo fare una grande partita”.

Sullo Spezia: “L’anno scorso era in A, ha elementi forti, ora sta bene e ha tanti cambi e giocatori pericolosi, oltre ad avere varietà di moduli. Sul piano tattico è simile alla Sampdoria, con cinque giocatori offensivi. Sarà una gara difficile, loro hanno ritmo e intensità e conosco bene D’Angelo. Dovremo combattere la loro fisicità per far male”.

Sui calci piazzati fatali: “Abbiamo struttura, ma dobbiamo fare particolare attenzione a non concedere situazioni agli avversari. Poi sugli episodi il calcio non perdona”. 

Sulla squadra: “Coulibaly ha un risentimento e non sarà a disposizione. Per il resto voglio mandare in campo la formazione migliore, consapevole dell’importanza della partita. Giocherà chi mi garantirà al giusta forza fisica e la qualità nella gestione della palla. Farò scelte in funzione di questo”.

Sulle difficoltà: “Si superano vincendo, a volte anche con un po’ di fortuna. Lavorare sulla testa è la cosa più difficile, è inutile nascondersi, perché le aspettative sono alte perché Palermo è una grande piazza e ambiziosa. Dobbiamo saperle reggere e dare il meglio, poi ci sono anche gli avversari. Voglio cattiveria agonistica, fame, vince chi ne ha più voglia. Se ora le cose non vanno bene vuol dire che ci manca qualcosa, ma dobbiamo riprendere la strada giusta il prima possibile”.

Sulla contestazione: “Percepiamo l’insoddisfazione. I fischi sono legittimi e a fine partita ho parlato di amore che si manifesta in tanti modi. Quello che posso promettere è che ognuno che andrà in campo darà tutto. Il calcio non è matematica e ora tutto può sembrare più difficile, ma basta poco per invertire la rotta. Dipenderà da noi”.

Sui gol che mancano nei secondi tempi: “Abbiamo avuto le chances di farlo nelle ultime tre gare, non ho visto una squadra che rallenta. Mi auguro che già con lo Spezia ci sia l’occasione di segnare nel secondo tempo. Vedo una squadra che non sta bene fisicamente, questo è l’ultimo dei problemi”.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *