Può essere una novità che sconvolge il mondo del calcio. Quella che da ieri ha fatto tremare società e industria del pallone è l’ultima novità che arriva dalla politica e da un documento di governo che agita e non poco gli animi. Repubblica riferisce di nove articoli che hanno l’obiettivo di costituire un’agenzia governativa che abbia il compito di esercitare il controllo economico e finanziario sulle società professionistiche, di fatto sostituendosi alla Co.Vi.Soc attualmente esistente. La commissione di vigilanza fa capo alla FIGC e con questa novità sarebbe invece il governo a gestire direttamente ogni aspetto sportivo.
La situazione
Secondo quanto si legge, l’agenzia avrà autonomia regolamentare, controllerà i bilanci e indicherà i correttivi da applicare. Allo stesso tempo potrà fare ispezioni nelle sedi e ordinare il deposito dei documenti, oltre a convocare i vertici delle Leghe e della FIGC e soprattutto dare il parere sulle iscrizioni. E sarà vincolante: determinerà cioè chi sarà in regola per partecipare e chi no, peraltro cancellando la possibilità di appello. Si parla di fatto di un governo che toglie al movimento calcio l’autonomia sui controlli. Da subito, riferisce il quotidiano, le società italiane sono sul piede di guerra, convinte che sia inaccettabile che la politica si permetta di entrare nel controllo dei bilanci e la questione finirà domani sul tavolo di Gravina, che ha convocato tutte le componenti federali. Intanto, il ministro dello sport Abodi sta riscrivendo il testo e vorrebbe presentare la nuova versione fra oggi e domani.