Croce e delizia, si dice. Ma forse questa volta è più la prima, per qualcosa che dura purtroppo da tempo. Perché il gol che sembrava aver rischiarato le nubi che si affastellavano attorno alla testa di Rachid Kouda è sembrato così piccolo al confronto dell’espulsione che come un tornado ha squassato la sua partita. 6′ da dimenticare, due cartellini oggettivamente senza senso, una partita finita anticipatamente. Il primo, incomprensibile, al momento della rete: il canturino si scontra con il portiere Cerofolini facendosi ammonire in modo completamente inutile. Il secondo, totalmente ingenuo: con il pallone distante compie un tackle scivolato scomposto e pericoloso su Maggiore, colpendo solo il giocatore. Con tutto il buon senso del mondo, l’arbitro Calzavara non può esimersi dal cacciare il giocatore. Come in una bolla di sapone, tutto cancellato in un colpo di spugna.
“Sono errori che non si devono fare”
Emblematica l’occhiata di Donadoni, che da uomo di campo che ne ha viste tante non ha nemmeno degnato di uno sguardo il suo giocatore, di colpo ripiombato nel turbinio dei suoi rammarichi. Per Kouda è la seconda espulsione in 10 apparizioni, dopo la prima (diretta) all’esordio con la Carrarese, un triste primato. “Un’ingenuità che non deve permettersi di fare, perché quello che è successo dopo mette in difficoltà tutti. Non deve più accadere, spero che serva di lezione” la chiosa del tecnico, che lascia intendere come non sia finita qui. Probabile che l’argomento si riaffronti, magari già a partire da oggi.
E gennaio si avvicina…
Più in generale, ci sentiamo di fare varie considerazioni. Kouda è al terzo anno in Serie B, tutti con lo Spezia, ma al netto di ottime caratteristiche e un bel talento non è ancora riuscito a fare quel salto mentale che gli permetta di poter ambire ad alti palcoscenici. Sembra farsi condizionare da pensieri e parole, perdendo troppo spesso lucidità. Affiancargli un mental coach? Può essere una possibile via, certo è che serve un sentiero diverso da seguire. Anche perché gennaio si avvicina e con esso il mercato. Pare oggettivamente difficile, almeno a queste condizioni, che Kouda resti serenamente con il fardello di queste leggerezze sulle spalle. E pure il Parma – proprietario del cartellino – si andrà a interrogare sulla possibilità di girarlo altrove (visto che non lo ha ritenuto ancora pronto per la A). Con D’Angelo l’ex Picerno aveva perso ormai pressoché stabilmente il posto (e la sostituzione dopo un tempo col Cesena era stata emblematica), ora Donadoni gli ha ridato fiducia ma ottenendo una risposta tutt’altro che positiva. Difficile capire quante possibilità abbia ancora. Intanto salterà per squalifica Mantova-Spezia alla ripresa. E gli servirà.
DONADONI: “GIUSTA REAZIONE. RIPARTIAMO DA QUESTO ATTEGGIAMENTO”
LE NOSTRE PAGELLE DEL MATCH

