Sulle pagine di Repubblica si analizza la sconfitta dello Spezia a Reggio Emilia contro il Sassuolo. Un risultato anche bugiardo nelle dimensioni, seppur al cospetto di un’ottima squadra. Se mai, è stato l’atteggiamento ad essere sbagliato, visto che la formazione di Motta sembrava avere il freno a mano tirato, con un attacco spuntato e un centrocampo a fare poco filtro. Di fatto, i bianchi hanno giocato a viso aperto soltanto una decina di minuti prima di crollare, anche perché le idee del loro tecnico questa volta non hanno pagato. La scelta di lasciare a casa Nzola e Strelec, oltre a non prendere in considerazione Antiste, non si è rivelata profetica, così come il posizionamento di Kovalenko nel tridente dà invece migliori frutti a centrocampo.
L’inserimento di Manaj e Agudelo è tardivo e anche l’attenzione difensiva lascia a desiderare, aprendo gli spazi al sonoro 4-1 finale. Era forse una gara da analizzare meglio nei dettagli e i punti lasciati per strada contro squadre con cui ragionando si poteva ottenere qualcosa. Il rammarico dovrà però lasciare spazio alla voglia di ripartire: Spezia-Venezia è la grande occasione. Vincere significherebbe scavare un solco forse definitivo con la salvezza.
