Su La Nazione oggi in edicola troviamo una lunga intervista a Gennaro Acampora, centrocampista dello Spezia che da ormai undici anni veste la maglia bianca. Fra giovanili, prestiti e imprese, il ragazzo napoletano ha coronato pure il sogno di giocare al San Paolo, lo stadio che da sempre lo ha fatto sognare. Arrivato con la squadra in Serie C e con un Ferdeghini ancora ‘vecchio stile’, di cose ne sono cambiate tante, a partire dalle categorie. I ricordi legati alla sua esperienza nel Golfo non possono che essere dolci: “Il 20 agosto 2020 è scontato, un grande premio per tutto il collettivo. Ma anche quel rigore trasformato in Coppa Italia contro la Roma di Dzeko e Pjanic per una qualificazione epica. Ultimo, ma non ultimo: segnare un gol al Maradona in Coppa Italia, lo stadio della mia infanzia“. Proprio Maradona un giovanissimo Gennaro riuscì a vedere dal vivo, a 10 anni, con un ricordo anche lì indelebile.
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Ma si parla anche del presente, da un conterraneo come Daniele Verde con cui ha legato moltissimo a tanti ex compagni come Ricci e Ciurria. Ma anche dopo la carriera il legame con Spezia non finirà: “Mi piacerebbe venire a vivere qui anche dopo la carriera da calciatore. A Portovenere si respira un’atmosfera magica“. Tuttavia, non c’è solo il calcio nella vita di Acampora: i videogames e le serie TV per il tempo libero. Ma intanto, sul campo, c’è una salvezza da conquistare.
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