Spezia KO, ma è una sconfitta diversa dalle precedenti

Troppa, davvero troppa Inter per lo Spezia a San Siro, a tratti ingiocabile come Gotti aveva definito la partita alla vigilia. Lo Spezia regge fisicamente, ha qualche sbavatura ma dimostra di non perdere ma la bussola, anche se la differenza tecnica è abissale. Ogni minimo errore viene punito (Kiwior ne sa qualcosa), ma è una sconfitta diversa da quelle patite negli ultimi anni contro i nerazzurri, per giunta contro la miglior Inter mai incontrata.

High Quality

Due anni fa – scrive Il Secolo XIX – Italiano se la giocò con coraggio resistendo un tempo con una squadra piena di riserve (2-1), un anno orsono, Thiago Motta scelse invece la via più cauta e perse la partita ancora prima di cominciare, riuscendo comunque a incassare “solo” un 2-0. L’Inter vista ieri sera è parsa invece di altra categoria, gioca altro calcio. Tanto che passa quasi inosservata una statistica su Lautaro Martinez, ieri protagonista: ha servito tre assist con lo Spezia nelle sfide dirette (come contro nessuno) e preso parte a sei reti. Scusate se è poco.

Sacrificato

Il quotidiano evidenzia, invece, l’impiego di Emmanuel Gyasi, ormai giocatore votato al sacrificio in qualsiasi zona del campo, snaturato, diventato quasi terzino e votato a un lavoro che forse non gli rende del tutto merito. Gotti sta seguendo la linea tracciata dal suo predecessore, ma così il capitano resta un po’ fuori dai radar, rischiando anche di depauperarsi a livello economico.

LE NOSTRE PAGELLE DEL MATCH
GOTTI: “MOSTRATO MENO DEL NOSTRO VALORE. AVEVAMO PREPARATO ALTRO”

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