28 Settembre 2022 - 10:20

Gotti all’AIAC, la sua lezione fra esperienza e futuro del calcio

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Una lezione vera e propria, al cospetto dei colleghi spezzini dell’AIAC. È quanto accaduto ieri sera al Ferdeghini, con Luca Gotti che ha fatto visita all’Associazione e premiato gli allenatori locali dopo la scorsa annata. Contestualmente, c’è stata anche una lezione dell’esperto trainer di Adria, che ha affrontato due temi per lui fondamentali nel lavoro dei club: l’approccio al settore giovanile e il fattore mentale.

Le sue parole

Il Secolo XIX oggi in edicola riporta alcune delle sue dichiarazioni salienti, in riferimento ai temi presentati: “Non so in che direzione vada il calcio. C’è chi dice che sia lo stesso da 20 anni, ma se guardiamo partite di oggi e di allora le differenze sono tante. Velocità, intensità e caratteristiche soprattutto. Non sappiamo quanto si manterrà questa direzione, questa domanda dovrà interessare soprattutto i tecnici del settore giovanile” racconta. Fermo restano che gli obiettivi sono ben diversi fra giovani e Prima Squadra: questi ultimi devono vincere, i primi devono invece migliorare gradualmente. Poi fa esempi importanti: Sarri e Giampaolo “integralisti”, Gasperini e Alvini più cangianti, altri come Pioli rappresentano la giusta via di mezzo. Tante le domande sollevate dalla platea, con anche il ricordo dell’esperienza in Inghilterra: “Dopo tanti anni di A al Chelsea la differenza era nella testa. C’erano 64 partite ufficiali a fronte delle 40-42 che una squadra come lo Spezia deve fare: significa giocare ogni tre giorni in tutte le competizioni con avversari al loro massimo. Non si può essere fisicamente al meglio, ma quei calciatori erano in grado di dare sempre il massimo” spiega.
(Foto: Spezia Calcio)

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