Il Secolo XIX oggi in edicola dedica un focus a Mbala Nzola, autore di un’altra partita da lottatore nonostante non sia arrivata la rete personale. Nonostante sia rimasto a secco anche questa volta lontano dalla Liguria, l’attaccante aquilotto sta dimostrando e confermando le ottime impressioni di inizio stagione. Un altro giocatore rispetto a quello svogliato e distratto dell’anno scorso, come lui stesso ha raccontato qualche giorno fa.
Fiducia e motivazione
L’aspetto mentale e lo sponsor dell’allenatore sono componenti fondamentali anche nel calcio che conta e questo è un caso decisamente emblematico. L’anno scorso con Thiago Motta sono mancate in toto e lo scontro è stato vivo da subito, con un rapporto fra i due molto difficile e culminato nell’episodio dell’orecchino con tanto di stop alle convocazioni. La qualità e la voglia in estate sono state però ben diverse: Nzola si è presentato al ritiro in gran forma, ha messo a segno 3 gol in 8 partite (sempre in campo) e le sue ambizioni di capocannoniere di Serie A (seppur un po’ esagerate) possono fargli salvare ancora una volta i suoi. Nonostante la debacle all’Olimpico, anche ieri l’attaccante ha mostrato cose positive: uno strappo in velocità nel primo tempo con assist per Kiwior, ma anche tante sportellate. Oltre ai duelli con Romagnoli, il franco-angolano ha dato una mano anche in difesa, confermandosi un leader, pronto a prendersi sulle spalle tutto il peso dell’attacco.
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