7 Giugno 2023 - 09:24

Scelto il Mapei, ora si attiva la macchina dell’ordine pubblico

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E così alla fine si giocherà a Reggio Emilia, domenica alle ore 20.45. Niente Dacia Arena di Udine, come era filtrato lunedì, bensì il Mapei Stadium. Come scrive anche La Gazzetta Dello Sport, si tratta della decisione più logica ma non più semplice. Due dei quattro impianti (Firenze e Lecce) erano stati scartati per vari motivi, Udine rimaneva il piano B con lo stadio del Sassuolo piano A.

Paura di… incidenti

Il tema principale era l’ordine pubblico. Le frange più calde di Spezia e Verona in stagione si sono rese protagoniste di brutti episodi e anche i rapporti fra loro stessi non sono buoni. Ecco perché il Friuli sarebbe stato rischioso, con tanti chilometri da percorrere insieme. Anche gli organi di polizia ieri avevano palesato molta perplessità sulla scelta, oltre alla differenza enorme di distanza per le due città. Così il cambiamento di sede avvenuto è anche un successo spezzino, visto che uno dei problemi era il rifiuto del Sassuolo a coprire eventuali danni, vista la posta in palio. Già l’anno scorso, infatti, il club neroverde fu costretto a sborsare diversi soldi a causa dei danni dei tifosi milanisti, arrivati per la festa scudetto.

Solo le curve

Probabile quindi che sugli spalti siano ammessi circa 4.000 spettatori per ogni squadra da appostare sulle curve (Nord per lo Spezia e Sud per il Verona). Tema affrontato anche da Il Secolo XIX: oggi si dovrebbe partire con la vendita dei tagliandi, che andranno ovviamente a ruba. All’inizio si era ipotizzata anche una gara a porte chiuse, ma alla fine si è trovato questo compromesso.

Morale

La rosea sottolinea poi come le due squadre arrivino a questo appuntamento con lo stesso ruolino di marcia nelle ultime cinque giornate ma con stati d’animo diversi. Rosa quasi al completo per gli scaligeri, mentre lo Spezia ha tanti assenti e ha visto una salvezza sfiorata sul campo vanificata dal rigore di Dybala al 90′ in una gara in cui virtualmente è stato quasi sempre in A.

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