9 Novembre 2023 - 16:00

No, mister, non è un punto da bicchiere mezzo pieno

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So che non basta 1 punto, ma in una situazione difficile e in un campo complicato a livello ambientale non è da scartare“. Sono alcune delle parole di Alvini nella pancia del Rigamonti-Ceppi di Lecco. Viva la sincerità, direbbe qualcuno, se non puoi vincere almeno un punto portalo a casa. Tutto vero, lo Spezia horror di questo inizio di stagione visti certi chiari di luna deve sapersi accontentare, meglio sempre vedere il famoso bicchiere mezzo pieno, ma attenzione a non vederlo tutto. Certo, l’ennesimo 0-0 di stagione è pur meglio di un netto 3-0 senza giocare, ma per quello che la squadra ha messo in campo c’è tutt’altro che da stare allegri.

Dominati

Melgrati (zero stagioni in B), Caporale (zero stagioni in B), Sersanti (zero stagioni in B), Guglielmotti (zero stagioni in B), Buso (zero stagioni in B), i subentrati Galli e Tardini (zero pure loro) hanno giocato una gara gagliarda, più che alla pari contro gente che sei mesi fa (che sembrano una vita) batteva il Milan di Pioli al Picco e poco prima ancora fermavano l’Inter vice-campione d’Europa. Dragowski, Reca, Salvatore Esposito, Ekdal, Amian, tutti o quasi lontanissimi parenti di quello sbiadito ricordo. La differenza si è vista, eccome, si chiama fame: quella che manca e sta mancando davvero alle Aquile. I blucelesti, rivitalizzati dalla cura Bonazzoli, avrebbero meritato di vincere per la qualità di occasioni confezionate (e sperperate): quella di Novakovich (scartato dal Venezia) la più clamorosa, ma il palo, le due paratone di Dragowski, il gol annullato e il rigore non concesso per fuorigioco gridano vendetta. Siamo certi che nei panni dei tifosi del Lecco grideremmo allo scandalo per due punti persi. Questione di centimetri, che alla fine hanno permesso allo Spezia di uscire indenne. Il tutto su un campo – va detto – ai limiti della giocabilità, ma che era lo stesso pure per gli avversari.

Così non va

La squadra non è mai uscita dalla partita“, ha detto ancora il tecnico di Fucecchio. Vero, nel secondo tempo qualche cosa di più ha costruito, ma cosa sarebbe successo se gli avversari avessero segnato su una qualsiasi delle azioni precedenti? Vista la difficoltà di arrivare nell’area avversaria pare complicato pensare a una rete del pareggio. Lo Spezia oggi è una serie di giocatori ancora senza una meta, spaesata, che sembra arrancare in cerca di ossigeno. I seppur vividi miglioramenti delle scorse settimane sembrano già sopiti: ennesimo 0-0 (e anche alla difesa granitica ormai si crede meno), ottava partita su dodici senza segnare, numeri che non hanno bisogno di commenti. All’orizzonte c’è ora un altro scontro salvezza, stavolta al Picco, ma contro una Ternana che ha appena cambiato allenatore. Poi, con la pausa, si tirerà una linea.

LE NOSTRE PAGELLE DEL MATCH

Votate i vostri tre migliori di Lecco-Spezia

  • Dragowski (31%, 160 Votes)
  • Kouda (28%, 145 Votes)
  • Amian (9%, 47 Votes)
  • Ekdal (9%, 46 Votes)
  • Candelari (9%, 45 Votes)
  • Bertola (4%, 23 Votes)
  • Mühl (3%, 16 Votes)
  • Elia (1%, 7 Votes)
  • Reca (1%, 7 Votes)
  • Verde (1%, 7 Votes)
  • Antonucci (1%, 6 Votes)
  • S. Esposito (1%, 4 Votes)
  • Moro (1%, 4 Votes)
  • Cassata (1%, 3 Votes)
  • P. Esposito (0%, 1 Votes)

Total Voters: 233

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2 thoughts on “No, mister, non è un punto da bicchiere mezzo pieno

  1. Quando Alvini tornerà al suo paesello dopo l’esonero, parteciperà a goliardiche mangiate e bevute in compagnia di amici sparlando e gettando secchia6di letame sull’ambiente-spezia.

    Per cui non diamo troppo peso alle sue dichiarazioni, sono tutte frasi di circostanza

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