23 Maggio 2024 - 18:30

U14, Giunta: “Importante il terzo posto, ma conta la crescita”

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La stagione calcistica è giunta al termine anche per le Giovanili ed è tempo di analisi. L’allenatore dell’Under 14 Marco Giunta ha rilasciato alcune dichiarazioni: tra i tanti temi toccati, anche gli aspetti sulla crescita dei giovani calciatori, sia individuale che collettiva.

Le parole di Giunta

Sulla stagione dell’Under 14: “Dal punto di vista dei risultati, arrivare terzi in classifica è stato importante. La cosa che ci tengo a precisare è che abbiamo visto una crescita importante dei ragazzi, per loro è il primo anno che si gioca ad 11. Per loro è stata la prima esperienza nel campo grande e sono cresciuti tanto sotto tutti i punti di vista, tecnici e di tattica individuale e collettiva. E’ una squadra organizzata che ha ottenuto buoni risultati e di questo siamo contenti.”

Sul girone di ritorno: “Abbiamo fatto dei buoni risultati, abbiamo vinto con la Juventus, anche se la Juve ha affronta il campionato con una squadra un po’ mista; abbiamo vinto col Torino che è una squadra importante, con l’Entella che è sempre un derby, e abbiamo fatto tante belle partite. C’è un po’ di rammarico perché in alcune partite potevamo raccogliere un pochino di più e le prestazioni in genere sono sempre molto positive e forse ci manca qualcosina in termini di punti, ma siamo contentissimi di quanto fatto.”

Sul percorso di crescita dei ragazzi: “Hanno fatto un ottimo percorso, sono cresciuti. È un anno in cui crescono anche fisicamente. Ci sono momenti dove devono compensare anche dal punto di vista fisico e in certi momenti possono avere anche difficoltà a livello coordinativo perché alcuni crescono tanto. E’ un anno particolare anche da quel punto di vista. Ma siamo contenti perché sono cresciuti sotto tutti i punti di vista, e con qualche innesto questa squadra può approcciare anche in positivo ai campionati nazionali.”

Sugli aspetti del lavoro quotidiano: “Chiaramente a quest’età si lavora tanto sulle relazioni tra i giocatori, quindi è importante lavorare sul concetto di relazione tra 2-3 giocatori in piccole situazioni di gioco. Bisogna lavorare tanto anche sulla tattica individuale sia con sia senza palla. Queste competenze assodate nel collettivo fanno sì che la squadra si esprima, ma se non si parte da questo il lavoro non viene ben fatto.”

Sulle difficoltà maggiori della tattica individuale: “A me piace lavorare tanto sulla capacità di smarcamento e del saper scegliere cosa fare in relazione al possessore di palla. Il potenziale ricevente deve sapere che funzione avere rispetto a chi è in possesso di palla. Questo è il lavoro maggiore che abbiamo fatto per quanto riguarda la capacità di scelta. Ovviamente tutto deve essere corredato con la crescita tecnica dei ragazzi.”

Sul rapporto con i ragazzi: “Quel che mi resta è, come tutti gli anni, una bellissima stagione. Io con i ragazzi in genere instauro anche un bel rapporto dal punto di vista empatico, mi diverte stare con loro. E poi mi hanno sorpreso alcuni giocatori che hanno appreso alcuni aspetti che non è semplice capire a quest’età. Molti di loro sono svegli dal punto di vista cognitivo, sono stati bravi e i risultati si sono visti in campo. La squadra si è sempre espressa anche proponendo un buon calcio e di questo sono contento.”

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