La giurisprudenza di Juve-Napoli e (ieri) di Lazio-Torino potrebbe portare a un serio rischio di collasso dell’intero sistema calcio. Lo scrive Repubblica, sottolineando come il testo che avrebbe dovuto consentire di giocare nonostante i contagi è appeso a un filo. La domanda è lecita. Ieri la Sampdoria ha riscontrato un caso: cosa succederebbe se la ASL decidesse di non far giocare il derby? L’intervento dell’autorità competente in materia potrebbe essere sempre più stringente. E con un calendario già congestionato di suo il sistema rischierebbe di saltare. E chissà – si legge – che non torni di moda l’opzione play-off: una soluzione che riporterebbe indietro di mesi ma che potrebbe diventare inevitabile se una serie di gare rinviate dovessero far precipitare la situazione.
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Attualmente, il famoso protocollo prevede che il giocatore positivo sia isolato e che i negativi possano scendere in campo. Con dieci positivi è possibile chiedere il rinvio, ma una sola volta. Juve-Napoli, che si recupererà ufficialmente il 17 marzo, con il ribaltamento della sentenza della vittoria dei bianconeri a tavolino. Tradotto: il Torino sapeva di non essere punibile. Il quotidiano focalizza poi l’attenzione su come la stessa Lega ha completato l’autogol lo scorso 2 ottobre, con l’aggiunta della possibilità delle autorità statali o locali al regolamento, che dà sulla carta potere assoluto alle aziende sanitarie. Con la crescita dei contagi (e delle varianti) i casi in Serie A potrebbero tornare a crescere, ma ormai è tardi per ripensarci.
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