Lo Spezia sta completando due innesti di esperienza e qualità per la Serie A che va a cominciare. Pecini ha infatti ormai definite le operazioni di Mattia Caldara con il Milan e di Albin Ekdal, svincolato dalla Sampdoria. I due, come scrive La Gazzetta Dello Sport, mettono insieme quasi 400 presenze in Serie A e circa 60 anni di età. 287 le partite dello svedese in massima categoria (condite da 55 in Nazionale), 106 per l’italiano. Entrambi raggiungeranno il ritiro di Santa Cristina nei prossimi giorni.
Controtendenza
Un’iniezione di esperienza che mancava in una squadra giovanissima, la più verde dell’intero campionato e in buona posizione anche in Europa. Lo scorso anno agli ordini di Thiago Motta l’età media era di poco superiore ai 23 anni, con tanti elementi all’esordio. Per Ekdal in arrivo un biennale a circa 800.000 euro a stagione: sarà lui a sostituire lo sfortunato Leo Sena, fermo ormai da un anno per gli strascichi da Covid. Lo svedese è in grado di dare ordine ma anche fare la mezzala all’occorrenza, proponendosi anche in avanti. Sarà il più “anziano” fra quelli a disposizione di Gotti.
Sfortuna e riscatto
Il percorso di Mattia Caldara è stato invece un po’ diverso, soprattutto per la sfortuna che ha contraddistinto la sua carriera. Quattro anni fa il centrale esordiva in azzurro, senza sapere quanto nero fosse il futuro designato. Venti presenze in tre anni e tanti infortuni, prima di tornare a completare una stagione a Venezia su buoni livelli: 31 gare, sempre titolare e pure una rete. Ora la speranza (sua e dei tifosi) è che il prestito allo Spezia diventi la chance giusta per il riscatto. E chissà che i Platek non decidano di esercitare un possibile riscatto a giugno… Caldara diventerà cruciale nel reparto arretrato e condividerà la linea con Nikolaou e Kiwior.
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