16 Novembre 2023 - 10:25

Addio ad Alvini, uomo apprezzato ma senza la sponda giusta

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Parallelamente alla novità D’Angelo, presentatosi ieri da nuovo allenatore delle Aquile, ieri è stata anche la giornata del congedo da Massimiliano Alvini. Il tecnico – riferisce Il Secolo XIX – ha fatto rientro a Fucecchio lasciando nel Golfo sogni, recriminazioni e promesse, con la promessa di tornare ma solo per riprendere le ultime cose da campo rimaste a Follo. L’allenatore, deluso, si è chiuso in se stesso, sentitosi lasciato solo.

Parabola discendente

Nella sua storia pesa tantissimo il secondo tempo di Catanzaro, di una delle peggiori partite dello Spezia recente, con problemi finali nello spogliatoio. Non solo, perché anche la pessima gara di Cremona ha infine affossato del tutto le speranze anche per le dinamiche scattate. L’aria che tirava era quella peggiore, quasi da alibi, che ora non ci sarà più. Alvini ha provato a tener duro, impegnandosi oltre il limite, anche per cercare di ribaltare il risultati per abbandonare la crisi. Poi la resa, dopo il 2-2 con la Ternana e un grazie ai giocatori, senza che la dirigenza lo abbia mai davvero difeso. Per lui parlano i numeri, impietosi: in 32 partite fra Perugia, Cremona e Spezia, una sola vittoria contro la Feralpisalò, davvero troppo poco per sopravvivere. Ma sono risultati anche immeritati. Fuori di metafora, se ne va un allenatore che si è fatto apprezzare come uomo ma non ha trovato la sponda adatta.

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