7 Marzo 2024 - 13:35

Il presidente FIGC Gravina è indagato: i motivi e i risvolti

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È una bufera vera e propria quella che potrebbe abbattersi sulla FIGC, con primo imputato il presidente Gabriele Gravina. Il numero uno del nostro calcio ieri è stato interrogato dalla magistratura romana in un appuntamento richiesto dallo stesso Gravina per difendersi dalle accuse degli ultimi giorni. Proprio al termine di questo confronto, il dirigente ha scoperto di essere sotto inchiesta da circa un paio di ore.

I motivi

Come si legge su Repubblica, è una vicenda spinosa quella che lo riguarda: si tratta di un fascicolo per appropriazione indebita e autoriciclaggio, aperto dopo una segnalazione alla Procura Nazionale Antimafia. L’informazione sarebbe arrivata dopo un’attività di dossieraggio partita da un’indagine della Procura di Perugia. Nei conti del presidente avrebbero avuto accesso il PM della DNA Laudati e il finanziere Striano e Gravina risulta fautore di un accordo sospetto sui diritti della Lega Pro (ai tempi in cui era presidente), con soldi incassati da una poco chiara vendita di libri e usati per comprare una casa a Milano. Si parla 250.000 o 350.000 euro per una collezione ritenuta preziosa, che Gravina avrebbe incassato nonostante il mancato affare. L’ex numero uno della C si è difeso dicendo che di non aver avuto alcuna interferenza nella partita sulle televisioni e di aver acquistato la casa con i propri soldi. E anche sui libri ha spiegato essere una vicenda successiva di due anni rispetto all’episodio dei diritti TV, dimostrando la regolarità delle operazioni: collezione regolarmente venduta a un privato. Avvocati al lavoro, ma i difensori dell’imputato hanno spiegato di poter fornire tutta la documentazione a supporto delle tesi. 

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