21 Marzo 2024 - 10:59

Carrera e il precedente da avversario dello Spezia: la nuova sfida

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Massimo Carrera tra lo Spezia e la salvezza? Un film già visto, per i tifosi storici. Il neo allenatore dell’Ascoli, già vincente all’esordio contro il Lecco, è infatti già finito una volta sulla strada degli aquilotti, tentando di portargli via le speranze di rimanere in categoria. La data è lontana, ma il ricordo nitido: 12 maggio 1985, stadio Picco, Spezia-Alessandria. Come ricorda Il Secolo XIX, Carrera giocava da libero nei grigi, con stopper Gregucci, in una squadra che comprendeva anche Sgarbossa, Marchetti, Camolese, Marescalco, Saporito. Era allenata dalla vecchia gloria Tagnin. I piemontesi arrivano alla Spezia da terzi in classifica, all’inseguimento di Prato e Siena. Lo Spezia di Carassale è nel pieno del dramma, quart’ultimo con dietro le tre sarde Carbonia, Nuorese ed Olbia. Deve vincere, ma trova sulla sua strada Carrera che salva sulla linea dopo pochi minuti ed ancora Carrera che tenta di ostacolare Tarasconi che, servito da Sannino, potrebbe colpire a porta vuota di testa, ma spostato, centra la traversa. Lo Spezia salva la pelle alla fine perché rischia più volte, ma porta a casa quel punto che la tiene a galla disperatamente. Sette giorni dopo la sconfitta contro la Lodigiani la porterà al penultimo posto e solo il pareggio del 9 giugno a Voghera, il più drammatico degli 0-0, con Curletto in panchina, le permette di salvarsi grazie alla classifica avulsa che comprende sei squadre a 29 all’ultimo posto, una cosa mai più capitata.

Poi la carriera allenatore

L’Alessandria salirà in C1. Carrera, dopo grandi esperienze da calciatore tra Bari, Juventus, Atalanta, Napoli, vivrà la carriera da allenatore. Carriera che è partita nelle giovanili della Juventus stessa, poi apertasi con Conte nello staff azzurro della nazionale da collaboratore. Proseguita in Russia, Grecia, Bari ed ora Ascoli. Il tecnico ha già inquadrato la prossima sfida e la situazione generale di classifica, cercando di venire al Picco a fare risultato. «Stiamo bene a livello di fiato, corsa e aggressività e questo è merito dell’allenatore precedente, Castori – ha raccontato -. Poi non si può andare sempre a tremila, ogni tanto bisogna rifiatare e gestire. Questa squadra ha delle qualità per poter sviluppare delle trame di gioco. Adesso avremo del tempo per lavorare e intervenire sulle qualità tecniche»

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