4 Febbraio 2025 - 15:45

Bertola, a che gioco giochi? Ora i nodi vengono al pettine

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Si è parlato tanto, tantissimo di Nicolò Bertola e del suo prossimo futuro con la maglia bianca addosso o meno. Ma ad oggi, 4 febbraio 2025, a quattro mesi dalla scadenza del suo contratto, non sa ancora dove giocherà l’anno prossimo. Una situazione tutto sommato paradossale, visto che il difensore classe 2003 è (stato) centrale nella squadra di D’Angelo, ha raggiunto l’azzurro dell’Under 21 e deve allo Spezia molto (se non tutto) della sua crescita recente. Sviluppatosi nel settore giovanile, dopo la parentesi in C al Montevarchi Bertola è tornato alla casa base e ha disputato due stagioni in netta crescita, che lo hanno consacrato come uno dei migliori per qualità e rendimento nel ruolo. Certamente un bel biglietto da visita, che ha attirato probabilmente anche gli occhi di diverse big italiane, ma che ora rischia di far tirare troppo la corda.

Equilibrio sottile

Beninteso, nessuno si attende riconoscenza o tantomeno un “rinnovo di facciata”: nel calcio in generale questi valori sono ormai sconosciuti da tempo. Ma la realtà è che ora lo Spezia rischia di perdere gratis un suo giocatore, che avrebbe potuto portare tanti soldi in cassa, vedendolo partire a zero in estate o prima, in una telenovela che alla fine non ha obiettivamente fatto bene a nessuno. Può anche essere comprensibile il desiderio del ragazzo di salire di categoria, di aspettare le chiamate di una big, di lasciare il nido per spiccare davvero il volo, così come il fatto che nonostante la crescita esponenziale si sia trovato a guadagnare meno degli oggetti misteriosi Krollis e Moutinho. Ma questo tira e molla ora davvero non porta più vantaggi per nessuno.

A che gioco giochi?

Lo Spezia ha fatto più offerte al rialzo, almeno per avere più potere in sede di trattative, ben consapevole che a giugno il calciatore sarebbe partito. Niente, tutto rispedito al mittente. Ma quando si è trattato di ricevere tutte le ventilate offerte dalle squadre interessate la situazione si è decisamente raffreddata. Prima l’Inter, poi Bologna, Roma, anche la Juventus in ultima battuta, Melissano è stato chiaro: “Ci sono stati soltanto pour parler, niente di più“. Quindi? Vero, da oggi Bertola può decidere liberamente di firmare con chiunque in completa autonomia, ma le scelte fatte (sue e degli agenti) rischiano di ritorcerglisi contro: la piazza comincia non da ora a non vederlo di buon occhio e D’Angelo gli ha pure stabilmente tolto il posto da titolare. Al netto dei problemi fisici che l’hanno tenuto fuori contro Juve Stabia e Carrarese, nelle ultime due gare con Sassuolo e Cittadella ha giocato in totale 7′, decisamente poco per uno che ambisce a grandi palcoscenici. La domanda sorge spontanea: cui prodest? A chi giova tutto questo? Probabilmente, in fondo, a nessuno. E ormai è forse troppo tardi per rimediare. 

13 thoughts on “Bertola, a che gioco giochi? Ora i nodi vengono al pettine

  1. Semplicemente un ragazzo che ha dimostrato una scarsa personalità e una famiglia in balia degli avvoltoi ( leggi agenti).
    Mi dispiasce ma come uomo ne esce male e sopratutto in considerazione di assenze di trattative ufficiali , cosi rischia questestate di allenarsi con la squadra dei disoccupati.

  2. Questo signore non ha ben capito che ci sono Milioni di giocatori in giro per il mondo …… e lui ancora non ha fatto nulla per tirarsela. Intanto questo utilizzo col contagocce mi pare un segnale…..
    Se vuole andare via che vada…. non lo ferma nessuno….. ma al Picco riceverà solo Fischi……Bella riconoscenza.
    Questo è il calcio di oggi…….. purtroppo…….

  3. Brutto comportamento di cattivo esempio per i giovani. Spero ci ripensi e ci metta un po’ di umiltà, D’Angelo fa bene a tenerlo di riserva!!!

  4. Caro Bertola se vuoi diventare un campione devi rimettere i piedi per terra e smetterla di montarti la testa… con serietà, umiltà e responsabilità potrai diventare un buon giocatore…..parole di padre!
    E ringrazia lo Spezia e la nostra città se sei arrivato sino a quel punto

  5. Questi sono al di là del Parmignola, che tutti assieme appassionatamente non ci hanno permesso la trasferta di Carrara e ci spiegavano che i 4 a 2 del Picco era risultato di un rodaggio e un percorso di crescita e ora saremo invincibili, 4 a 0 in casa e dal quel momento zero vittorie, questi sono così é difficile entrare nelle loro teste, le cose normali
    non sono per loro.

  6. Caro Bertola rimetti i.piedi x terra e ricordati da dove sei venuto. Probabilmente dietro di lui c’è una famiglia che nn lo sa consigliare x il meglio. Se e’ arrivato ad essere un buon giocatore lo deve allo Spezia che ha creduto in lui e gli ha dato fiducia. Questo suo comportamento nn e’ da persona seria e matura. Vorrebbe spiccare il volo ma e’ ancora unnpassero che sta’ mettendo le prime piume.i
    Io spero tanto che ripensi all’offerta che gli ha fatto la sua squadra (spezia) e che nn si faccia attirare dai miraggi che certe volte possono danneggiare una carriera anziche’ realizzarsi.

  7. Io i carrarini non li amerò mai ma le famiglie non si toccano I VERMI SONO LUI E IL PROCURATORE …. poi vediamo dove va a giocare il fenomeno 🤣🤣🤣

  8. Per me, tanto per essere chiari, prima si leva dal b***o e meglio è per tutti, lui compreso.
    Sarebbe stato opportuno, casomai, intervenire sul mercato per avere un sostituto in caso di infortuni dei titolari.
    A quel punto il mister il campo glielo faceva vedere in televisione.

  9. Con tranquillita’,calma e impegno potevi continuare a giocare nel tuo ambiente naturale e dimostrare le tue potenzialita’ e se il voto in pagella dopo ogni partita era da prendere in considerazione anche dalle cosiddette squadre big a Giugno potevi coronare il tuo sogno anche con buone soddisfazioni pecuniarie;ora caro Bertola sei piu debole contrattuamente e questo ti portera’per forza ad accettare all’inizio contratti deludenti e sperare di essere, oltre che fortunato, anche un campione in qualunque squadra che ti fara ‘giocare in nodo che tu possa in seguito migliorare la tua situazione

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