19 Dicembre 2022 - 13:27

Caos AIA, caccia al nuovo presidente. Tre profili candidabili

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Prosegue il momento burrascoso in seno all’AIA. Ieri sono arrivate le dimissioni del presidente Alfredo Trentalange in seguito al caso D’Onofrio, ora inizia il periodo di interregno prima della nuova elezione del numero uno. Come scrive La Gazzetta Dello Sport, pare “sventata” l’ipotesi commissariamento ventilata nei giorni scorsi ma toccherà al vice Duccio Baglioni ripartire. La rosea ripercorre la genesi di una scelta da parte di Trentalange mutata nel corso dei giorni: era partito con la ferma intenzione di non lasciare, volendo dimostrare l’estraneità ai fatti che nella realtà si è tradotta in una posizione piuttosto critica.

No commissariamento

Le dimissioni avrebbero evitato il commissariamento, salvo sorprese. Entro i prossimi 90 giorni arriveranno le elezioni e dai colloqui con Gravina Trentalange aveva capito che il provvedimento sarebbe stato già pronto e si è convinto a dire addio. Si è di fatto consumata dopo poco più di un anno la separazione dall’AIA e ieri l’ormai ex presidente ha inviato un messaggio a tutti i presidenti di sezione, con la volontà di tutelare l’Associazione da ogni ipotesi commissariale.

Caccia al sostituto

L’attenzione si sposta adesso sul nome del prossimo numero uno dell’AIA. Secondo il quotidiano è presto per disegnare i profili dei possibili candidati: tradotto, non ci sono nomi in lizza ma solo idee. Si pensa o a un ex arbitro così alto da essere inattaccabile o a una personalità autorevole più o meno lontana dal mondo dei fischietti. Il nome interno sarebbe quello dell’attuale vice Baglioni, ma spunta anche Nicola Rizzoli, oggi responsabile del settore arbitrale ucraino e della CONCACAF. Accanto a lui anche Roberto Rosetti, attualmente presidente della commissione arbitri della UEFA ed ex responsabile del progetto VAR. Altro profilo è quello di Gianluca Rocchi, che da designatore non potrebbe però occupare la doppia carica. 

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