28 Luglio 2021 - 21:30

La Serie A è pronta allo sciopero per la riapertura degli stadi

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La FIGC e la Lega Serie A hanno scritto al Comitato tecnico scientifico per chiedere ufficialmente di sciogliere il vincolo del distanziamento sociale (norma che impone la distanza di almeno un metro tra le persone). Il problema è che negli stadi i seggiolini sono separati in media da 75 centimetri. Praticamente questo dettaglio impedisce a molti club di poter riaprire gli impianti al 50% della loro capienza. Le varie società vorrebbero che il green pass diventasse lo strumento per aprire a tutti: senza limitazioni. Lo hanno chiesto a gran voce durante l’Assemblea di lunedì e qualcuno dei presidenti è arrivato sul punto di minacciare di fare uno sciopero collettivo affermando: “Il 22 non facciamo partire il campionato”.

Se alla prossima assemblea di lunedì, non avranno ottenuto un’apertura pubblica, l’idea dello sciopero potrebbe diventare realtà. Dopo un anno e mezzo senza pubblico e con un campionato che sta per iniziare, le società non possono emettere abbonamenti, non hanno certezze su quanto pubblico  potrà accedere allo stadio, e molti hanno perso la pazienza, prendendosela con Gravina e Dal Pino. Purtroppo il mondo del pallone ha visto crollare i propri ricavi, non ha più soldi ne per fare mercato e ne per pagare gli stipendi. E in questo caso non ha ricevuto nessun aiuto dal governo. Durante l’ultima assemblea si è iniziato a pensare alla possibilità di chiedere il posticipo dei pagamenti Irpef, spalmandoli su tre anni. A riportarlo è Repubblica.

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